Il mistero misterioso delle dimissioni in blocco alla Facoltà di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli ha avuto la sua risoluzione.
Riassunto del fatto misterioso.
Siamo alla Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN), Facoltà di Psicologia.
Il 4 Giugno 2013 si dimettono in blocco il Direttore di Dipartimento, tutti i presidenti dei corsi di laurea e i rappresentanti degli studenti.
Precisiamo subito che: niente di tutto ciò ha a che fare con sessioni d’esami, lauree, esami di stato. La didattica non c’entra nulla.
Ma cosa ha spinto tutti a questo clamoroso gesto?
Occorre fare un passo indietro. A quello sciagurato giorno in cui qualcuno pensò che Mariastella Gelmini fosse la persona più adatta per occuparsi dell’istruzione in questo meraviglioso Paese.
Nasce così la cosiddetta Riforma Gelmini, secondo cui, tra le altre cose, ogni Ateneo, con i suoi rispettivi dipartimenti, deve attenersi ad alcuni criteri che riguardano sia la didattica sia la logistica.
Semplificando al massimo: ci sono docenti a sufficienza per tutti gli iscritti? E poi: ci sono le aule sufficienti per consentire un regolare svolgimento dei corsi?
Ai miei tempi ricordo un affollamento da metropolitana nell’ora di punta e corsi seguiti sulle finestre o a terra.
E ancora: come dimenticare quell’esame di sociologia del II anno, previsto per le ore 10 in Auditorium e iniziato alle ore 15, dopo un’attesa di 5 ore in piedi, all’aperto, sotto la pioggia?
E potrei, io come molti altri, raccontarne ancora, ancora e ancora.
Dai miei tempi, lontano 2001, sono cambiate un po’ di cose.
Ad esempio la segreteria non è più una finestra sul cortile, ma una vera sala con sedie, numeri e pannelli luminosi.
Gli esami non si prenotano più su fogli volanti in mezzo al corridoio, che stavi col patema d’animo fino alla mattina dell’esame, perché se non risultavi prenotato, perché magari il foglio col tuo nome e un’altra decina era andato perduto, il prof poteva decidere di non farti fare l’esame.
Gli esami ora si prenotano on line.
Sono cambiate anche le sedi. Ai miei tempi si seguivano i corsi: all’Università, al Cinema San Marco (attualmente fallito da anni), all’Auditorium, al Teatro. Tutti luoghi dislocati ai quattro angoli di Caserta… e non sempre eri fortunato. A volte avevi un corso al polo nord e quello subito dopo al polo sud. In effetti, ero più fuorisede quando studiavo a Caserta che quando studiavo all’Aquila…
Ora c’è una nuova sede, le vecchie poste centrali di Caserta…restata però a metà, per cui la facoltà sta un po’ qua e un po’ là.
Insomma, ora mi sento vecchia, gli anni passano e le cose cambiano.
E’ cambiata anche la retta universitaria: dai miei tempi credo sia quasi raddoppiata. E per più di mille euro sborsati ti aspetti almeno di poterti sedere. Non dico avere un banco…ma una sedia…
A gennaio di quest’anno il Ministro Profumo emana il decreto per l’accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di laurea (gli ossessivi leggano qui ) e dà come scadenza il 31 Maggio 2013.
Ossia: entro quella data bisognava dire al ministero quante aule, quanti docenti, quanti studenti per i vari corsi di laurea.
Ma in cosa consiste effettivamente questo accreditamento? In soldoni è’ una valutazione su quattro gradini: meglio sei messo e più soldi ti arrivano dallo Stato.
Dal punto di vista formale, questa “classifica” non fa cambiare niente, non esiste una laurea di serie a e una di serie b. Ma rischiano di esistere corsi di laurea di serie a e corsi di laurea di serie b. Il punto, infatti, non è il pezzo di carta, ma l’offerta formativa che ogni facoltà potrà offrire agli studenti e a fronte di quale spesa…visto che non è tanto difficile da immaginare dove si cercheranno i soldi se diminuiranno ulteriormente i fondi erogati…
I responsabili del dipartimento di psicologia valutano e decidono che in base alle strutture e al numero dei docenti per il prossimo anno accademico si potranno accettare 250 studenti per la triennale e 125 per ciascuna delle tre specialistiche.
Sono questi i numeri che loro ritengono che consentiranno alla facoltà di psicologia di avere una buona “classifica”.
Quanto deliberato dal dipartimento va in Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione (il governo dell’intera università, per intenderci), davanti al Rettore. Si decide di non tenere in conto le stime ricevute e di mandare al ministero una stima molto più alta.
Che conseguenze avrà questa scelta?
Sorvolando (???) sul fatto che un numero di studenti superiore alle effettive risorse logistiche e didattiche usufruirebbe di uno scarso servizio, sicuramente sproporzionato rispetto alla retta annuale, resta da capire cosa accadrà quando al Ministero si accorgeranno che la didattica è sorretta dai ricercatori (che non dovrebbero occuparsi della didattica e spesso lo fanno a zero euro) e che gli studenti sono ammucchiati come sull’R2 nell’ora di punta (ossia qualsiasi ora).
Che l’idea sia: prendiamo più studenti per incassare più tasse, e poi alla “classifica” ci pensiamo? Che magari con un cavillo si riesce a procrastinare la faccenda fino a data da destinarsi?
La faccenda è comunque triste. E’ triste per la condizione generale dell’università in Italia, è triste per la condizione più particolare delle università nel Sud Italia, è più trista ancora se consideriamo la condizione delle facoltà di psicologia nel meridione.
La SUN è l’unica facoltà di psicologia del Sud Italia ad avere un dipartimento proprio.
A Bari, Palermo, Catania e Cagliari psicologia fa parte di Scienze della Formazione.
A Napoli, alla Federico II, fa parte di Lettere e Filosofia.
A Roma, qualche anno fa, si è arrivati alla controversa scelta di unificare il tutto sotto Facoltà di Medicina e Psicologia.
Se la memoria non mi inganna, bisogna arrivare a L’Aquila per trovare un altro dipartimento di psicologia indipendente.
Un declassamento della Facoltà alla SUN sarebbe davvero un cattivo, cattivo segnale per la psicologia in Campania…
[Aggiornamento 6 Giugno 2013: CLIKKA QUI per leggere un articolo uscito sul Mattino dove intervistano il Rettore riguardo queste vicende.
Aggiornamento 3 Luglio 2013: dimissioni rientrate per i presidenti dei corsi. Accreditamento conferito alla facoltà. Speriamo in bene per il futuro…]