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E’ morto Adriano Ossicini, padre della Legge 56/89

– Professor Ossicini, qual è la lezione che si può trarre dalla sua storia?

CERCARE DI STARE DALLA PARTE GIUSTA.

Il 15 Febbraio 2019 ci ha lasciati Adriano Ossicini, il principale promotore della Legge 56/89 che ha riconosciuto la professione di psicologo in Italia.
Fu un’operazione di delicata mediazione, con la politica in generale e con i medici, preoccupati di non voler cedere terreno sulla diagnosi e il trattamento.
Sostenne la sua idea di avere una professione di psicologo in Italia attraverso la qualità: portava in parlamento Musatti, Bollea, Basaglia.

Di fronte a dei tecnici di altissimo valore, i parlamentari si dovevano arrendere.

[parole che proprio in questi giorni di figuracce col Senato, fanno sorridere molto amaramente ].

Ma c’è un’altra parte di storia nella vita di Adriano Ossicini, che secondo me dice molto di più di quanto non possa dire quella delicata operazione politica.
E’ la storia legata al suo essere medico e membro della Resistenza, quella legata alla vicenda del fantomatico Morbo K, una malattia inventata per ricoverare gli ebrei al Fatebenefratelli e sottrarli ai fascisti (“servitorelli sciocchi e vergognosi”) e ai nazisti.
Una storia che spiega come per Ossicini innanzitutto bisognasse agire per cercare di stare dalla parte giusta, per ideali e non per comodo. E mi piace pensare sia questo spirito, quello da cui origina la nostra professione nel nostro Paese.

(qui un’intervista dove Ossicini racconta la storia del Morbo K).