L’aula dei deputati, mentre si discute sulla convenzione di Istanbul, che riconosce la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani
[Fonte La Stampa]
Questo invece l’auditorium del Liceo Scientifico Severi di Castellammare, stamattina.
Colleghi (e amici) raccontavano ai ragazzi la loro esperienza e il loro impegno nel portare avanti il Centro Antiviolenza…un centro che dopo 7 mesi di attività già è a rischio, causa il taglio dei finanziamenti.
La politica fa schifo, in questo Paese non c’è speranza.
Lo state pensando?
Credo di sì e faccio fatica a non pensarlo anche io…
Poi tornano in mente i Ciro e gli altri timidi e un po’ scapestrati adolescenti che hanno portato i loro cortometraggi per raccontare la violenza.
Con zero mezzi, zero strumenti, quasi zero tempo, qualcuno arrangiandosi con il proprio iphone, inventandosi attore, sceneggiatore, regista e truccatore…in una scuola che sembra sempre più una trincea che lotta strenuamente per sopravvivere…
Oggi in quell’auditorium c’era come un’orda resistente e ostinata. Che non vuole arrendersi al disinteresse e al vuoto delle aule. Sentiamo di avere tempo, ma di non avere futuro.
Non possiamo permetterci illusioni e nemmeno dobbiamo averne.
Ma neanche dobbiamo arrenderci.
La speranza è nelle nostre capacità, nel nostro usare al meglio quello che abbiamo.