Non tutti sanno che il detto popolare “mi piego ma non mi spezzo” è un assoluto stravolgimento di una frase latina, se non erro di Seneca.
L’originale, infatti, è
frangar, non flectar
che si traduce in “mi spezzo, non mi piego”.
Cosa sarebbe successo se i colleghi siciliani avessero chiuso gli occhi dinanzi a quanto sta accadendo in Sicilia?
[qui un resoconto e una registrazione davvero sconcertante CLIKKA]
Ad un candidato di AP, sempre in Sicilia, è stato candidamente chiesto di non farsi vedere nella Coop. dove collaborava da un anno fino alla fine della tornata elettorale. La Coop. è gestita da un esponente di AUPI, candidato anch’egli per le elezioni ordinistiche in Sicilia.
A schiena dritta, il collega ha fatto ciao-ciao con la manina.
Mi è stato espressamente detto che non mi sarei dovuto presentare in sede fino alla data delle elezioni e che, solo dopo, avrei potuto farvi ritorno. Inutile dirvi che me ne sono andato definitivamente
Ha perso il lavoro, non l’identità.
Di questi tempi è una scelta dura, e c’è qualcosa di profondamente malato in un sistema che ti punta una pistola alla tempia e ti chiede di scegliere tra lo stipendio e la dignità.
Ho pensato che, per quanti chilometri di terra e mare separino me e i colleghi isolani, anche io sono ora responsabile del loro benessere e di come giudicheranno se stessi e i loro comportamenti in futuro.
La loro denuncia, i rischi e i costi che stanno pagando e continueranno a pagare per una trasparenza che vogliono che sia di tutti noi, mi coinvolgono direttamente come professionista e come persona.
Da me, e da tutti quelli simili a me, infatti, dipende lo stato d’animo con cui si potranno risvegliare al mattino.
Se fra qualche tempo, guardandosi allo specchio i colleghi siciliani si prenderanno a schiaffi per aver creduto in un’utopia, io ne sarò responsabile; e uno alla volta ciascuno di noi, SINGOLARMENTE, lo sarà.
Troppo facile fermarsi allo sdegno per le parole del candidato-postino che raccoglie voti porta a porta senza le firme autenticate, prima ancora che si conoscano tutti i candidati e prima ancora che le elezioni siano aperte…perché se lui può comportarsi così è anche perché ci sono colleghi scoraggiati, disinteressati o peggio “mal-interessati”…
La rivoluzione della psicologia, semmai potrà esserci, è tutta invece nella forza delle parole della collega che ha deciso di non chiudere gli occhi e sarà in tutti quelli che non decideranno di mollare nemmeno un pezzettino della loro identità e della loro etica, personale e professionale!
E così il mio Re è morto e i miei fratelli sono morti appena un anno fa.
A lungo ho pensato alle parole del mio Re, criptiche parole di vittoria.
Il tempo gli ha dato ragione, perché da greco libero a greco libero si è tramandata la notizia che il prode Leonida e i suoi 300 soldati così lontani da casa hanno dato la vita non solo per Sparta ma per tutta la Grecia e per la speranza difesa da questa nazione.